GLBT26 – Affinity con spiritismo

Margherita Giacobino, responsabile della sezione del GLBT a cui appartiene Affinity, presenta il film di Tim Fywell come un gotico classico.
Personalmente di gotico ci vedo solo qualche vago sentore nell’ambientazione e ovviamente il riferimento al periodo storico, visto che siamo in piena epoca vittoriana.

Margaret è una ragazza di buona famiglia che impegna i suoi giorni a fare l’ascoltatrice nel carcere femminile.
Qui incontra tra le detenute Selina, giovane e splendida ragazza accusata di omicidio. Lei però si dichiara innocente rispetto a quanto è avvenuto durante la seduta spiritica. Infatti dichiara di essere una sensitiva continuamente in contatto con gli spiriti.

Margaret fatica a credere alle teorie esoteriche della ragazza ma rimane affascinata dalla sua bellezza.
Decide così di aiutarla a fuggire per scappare insieme, una dal carcere, l’altra da una società che non accettà la sua omosessualità.

Il film è godibile, ben narrato e l’intreccio avvincente.
Si viaggia continuamente tra spiritismo, mistero, fantasmi e semplici truffe (da sempre – e in quel periodo particolarmente – presenti in questo campo).

Peccato che Affinity paghi parecchio il fatto di essere una produzione televisiva (e televisiva è l’esperienza registica di Fywell).
E dire che il romanzo di Sarah Waters avrebbe lasciato spazio a ben altre atmosfere e a soluzioni decisamente più efficaci.

Ancora una volta di una bellezza davvero notevole le due protagoniste.
Anna Madeley e Zoe Tapper riescono a dare un’immagine di forza sensuale non indifferente, parlo di bellezza fisica e di sensualità che nasce dai movimenti, dal portamento, dagli sguardi, dalle espressioni.
Se non altro la sezione OPEN EYES: LESBIAN ROMANCE, EROS, HAPPY END E UN PO’ DI HUMOUR ci ha fatto conoscere un sacco di splendide attrici.

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