ESP 2 – fenomeni paranormali

ESP 2 – fenomeni paranormali è uno dei rari casi in cui il sequel è migliore del film originale. Siccome il film dei Vicious Brothers non è che fosse un capolavoro, questa potrebbe non essere una notizia eccezionale, ma è comunque una notizia.

John Poliquin gioca col primo film, gioca con il found footage, gioca con l’horror e naturalmente gioca con lo spettatore, regalando qualche momento interessante e tanta tanta fuffa vista e rivista.

esp-fenomeni-paranormali-2

Un giovane studente appassionato di horror sta girando il suo film e continua con le sue videorecensioni degli horror che guarda Quando pubblica quella di ESP riceve però un commento che lo intriga: tutto in quel film era vivo e la troupe che l’ha girato è veramente morta in quell’ospedale.

Così raccoglie un gruppetto di amici e parte all’avventura per scoprire cosa è veramente successo. Intervista il produttore, la madre del regista, scompre che nessuno ha notizie della troupe e poi parte per l’ospedale psichiatrico dove il film è stato girato.

Armato di ogni sorta di videocamera e strumento di ripresa non tarderà a scoprire che era tutto vero ed a quel punto il problema principale non è più il film, ma uscire vivo da quel luogo di antiche e recenti torture.

esp-2

Flash di cose buone.
L’inizio con le videorecensioni di vari ragazzi sul primo film, con vari commenti. Chi ci crede, chi ritiene sia finto, chi lo ha amato, chi lo ha odiato… e quello che dice “però non fa paura”.

Poi una buna serie di immagini (sempre al buio, sempre scure) con effetti speciali discreti. Ma in linea di massima siamo di fronte ad un horror “urla e fuggi”, sequenza riproposta infinite volte man mano che si va avanti.
Però la storia c’è, l’indagine pure, si scoprono segreti e misteri. L’ospedale che cambia forma e rivoluziona le regole della fisica è roba buona.

Poco horror, poca paura, una discreta costruzione della faccenda, un buon gioco sul meta-horror e sul meta-mockumentary.

Ma in tutto ciò la cosa migliore è la telecamera termica che riprende la scoreggia di uno dei ragazzi protagonisti. (Per dire…)

Leave a Comment

Powered by WordPress | Deadline Theme : An Awesem design by Orman