Incontri in maschera, di Monica Schianchi

Difficile etichettare in un genere definito Incontri in maschera di Monica Schianchi. Lo potremmo mettere tra i romanzi erotici, per il tema che tratta in alcuni capitoli, oppure tra i romantici, perchè l’amore cercherà in tutti i modi di trovare la sua strada, ma ci sono anche delle striature di formazione, non solo perchè la protagonista deve superare le difficoltà che la vita le ha posto davanti, poi è ambientato in un futuro prossimo quindi è innegabile un tocco (del tutto personale) di fantascienza. Facciamo così: non lo etichettiamo e andiamo avanti.


Altea è una splendida ventinovenne, professoressa universitaria (ve l’ho detto che è ambientato nel futuro), scottata da esperienze precedenti (che non conosciamo fino a quando non sarà il momento di conoscerle) che ha deciso che gli uomini non fanno per lei, non più. Non vuole però rinunciare ad una soddisfacente attività sessuale, così finisce per provare il curioso locale “Incontri in maschera”, dove si entra col volto coperto e si possono avere incontri di sesso in salse varie con perfetti sconosciuti che rimarranno tali. L’esperienza sembra soddisfarla appieno, non fosse che poi incontra un uomo, fuori dal locale, nella vit quotidiana, e dovrà rimettere tutto in gioco.

Intanto Altea deve sopravvivere ad un collega troppo opprimente, preparare la presentazione di un suo libro importante, combattere con la sua migliore amica, con la madre ed anche con il padre che riappare dopo secoli… insomma deve vivere.

Molto ci sarebbe da dire sul libro e sull’abilità della sua autrice. Monica Schianchi è nata nel 1994 e il libro è uscito nel 2015. Un particolare da non dimenticare e che lascia sperare un futuro brillante.

Ciò che colpisce fin dal primo capitolo è che questo è un libro estremamente eccitante. Intendo non solo dal punto di vista mentale, mi riferisco proprio alla parte fisica della faccenda. Le descrizioni dei rapporti intimi della protagonista sono dettagliate ma non noiose, coinvolgenti, fisicamente stuzzicanti. I capitoli dedicati alla parte più erotica del libro funzionano perfettamente. Non è una cosa tanto frequente.

Nel libro c’è però tanto altro. C’è una storia personale abilmente costruita, di cui scopriamo i particolari passo dopo passo, senza fretta, fino ad arrivare a comprendere l’origine del dolore della protagonista in coincidenza con la sua quasi involontaria decisione di lasciarsi finalmente andare e ricominciare a vivere. Un racconto che arriva dal passato ed è quasi catartico per la nostra eroina.

Abbiamo una interessante e funzionale struttura dei personaggi, ognuno al suo posto ma con delle sottili linee che sono pronte a ribaltare i ruoli e a sorprendere il protagonista. Abbiamo anche un certo numero di riflessioni e di posizioni espresse chiaramente. Su tutte la presenza assolutamente naturale di alcune coppie omosessuali (che guarda caso sono le uniche serene e stabili di tutto il romanzo).

Qualcosa in più sul romanzo e sulla sua autrice potete scoprirlo leggendo la mia intervista con Monica Schianchi.

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