Bartleby mi ha salvato la vita, di Massimo Tallone

Un libro può salvarti la vita. Ce lo siamo sentiti dire mille volte, a volte ci abbiamo creduto, altre volte l’abbiamo presa come una boutade. Poi però arriva Massimo Tallone e ci sbatte in faccia Bartleby mi ha salvato la vita, Buendia Books, e quella frase assume un significato (anzi direi un peso) del tutto diverso.


Quello di Tallone è un agile e divertente saggio che spiega come un libro può salvarci la vita. Anzi, fa molto di più: spiega quale libro può salvarci la vita nelle diverse occasioni in cui la nostra vita ha bisogno di essere salvata.

Il volume è diviso in due parti. Nella prima troviamo quella che potremmo considerare la parte teorica della faccenda. Tallone ci fa riflettere sul senso della book therapy, ci porta esempi diretti, effettivi. Ci racconta di libri e situazioni che gli sono accadute. Ci spiega come e perchè un libro può diventare una cura per l’anima e perfino per il corpo.

La riflessione di base, quella su cui è impossibile non essere concordi è la seguente. Come dobbiamo stare attenti a mangiare in maniera equilibrata e costante, da piccoli fino alla morte, per permettere al nostro corpo di vivere nelle migliori condizioni possibilli, così dobbiamo leggere in maniera equilibrata e costante, per permettere al nostro animo di vivere nel miglior modo possibile, di affrontare le situazioni che gli si porranno di fronte nelle varie fasi della vita.

Il punto è che il libro è una cura non tanto (o non solo) perchè leggere ci fa stare bene, aumenta la cultura personale e perfeziona gli strumenti del nostro io, per Tallone un libro è una cura nel suo specifico, in quanto tale e in quanto “quel preciso libro”.

Ed ecco che arriviamo alla seconda parte del volume, in cui ci vengono sottoposte 27schede27 relative ad altettanti libri, che ci spiegano come quel singolo libro è intervenuto per risolvere (salvare) la vita del nostro narratore in un preciso momento, in una precisa situazione, con una precisa risposta. La mossa giusta può essere agire come il protagonista, nel modo opposto a quello in cui ha agito il protagonista, fare proprio il percorso di crescita di un personaggio, conoscere l’ambiente in cui vive un determinato attore e sfruttarlo a proprio vantaggio. Insomma le risposte sono tante e bisogna essere bravi a estrapolarle al momento giusto. Il libro di Tallone è un ottimo spunto e può servire a scuotere gli animi, ad andarsi a rileggere i classici per scovare angoli che ci erano sfuggiti e appropriarsi di nuovi strumenti.

Fondamentale per i lettori deboli, cui toccherà andare a recuperare quanto non hanno letto in vita loro, utile anche per i lettori forti, che scopriranno risvolti che gli erano sfuggiti dei grandi classici e probabilmente anche qualche libro che gli era sfuggito e che inevitabilmente correranno a recuperare.

La mia intervista con Massimo Tallone.

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