Torna in libreria Elisa Rolfo, questa volta per i tipi di Edizioni Leucotea, con un romanzo breve, tosto, duro. La felicità perfetta è il racconto di una fetta di vita di Alice. Orfana, i genitori sono morti in un incidente, vive sotto la protezione dello zio, importante avvocato torinese. La sua mente è però considerata da molti distrubata e per questo è seguita da psicologi, operatori vari e sostanzialmente vive in una comunità.
Alice in realtà ha difficoltà a relazionarsi con la gente. Non parla con nessuno, non ha vita sociale, ama origliare le conversazioni degli altri e soprattutto ama disegnare. Ed è anche bravina, al punto che Federica, figlia di un assessore comunale, vuole organizzare una mostra con i suoi disegni e quelli degli altri ospiti della comunità. Una buona occasione per lei e una splendida vetrina per l’assessorato.
Sarà questa l’occasione giusta per Alice per trovare la felicità perfetta? Lo scopriremo solo leggendo il libro, che è un viaggio nella mente della protagonista, ma anche nel mondo che la circonda. Perchè Alice è molto più lucida di quello che sembra (o che gli altri credono) e si rende perfettamente conto di cosa le accade intorno. Sa di chi può fidarsi, sente a pelle le persone che nascondono un doppio fine, è capace a organizzarsi e preparerà una vendetta davvero clamorosa.
Elisa Rolfo ci accompagna passo dopo passo in un viaggio che diventa inquietante pagina dopo pagina. Ma attenzione, perchè la parte inquietante della vicenda non è all’interno della mente di Alice, è in quello che la circonda. In quel mondo fatto di opportunismi e falsità che lei rifiuta istintivamente. Nelle persone che si vestono da benefattori per trovare il loro tornaconto, che sfruttano chi ha bisogno di aiuto per raggiungere i loro miseri obiettivi.
Il romanzo è duro, preciso, efficace, immediato. Colpisce a fondo e con precisione come una stilettata in mezzo alla schiena, gelando il midollo quando il lettore si ferma un momento per ragionare su quanto sta effettivamente leggendo.
Elisa Rolfo ha risposto alle mie domande su Quotidiano Piemontese.
