La mano del morto, di Andrea Monticone

Torna il colonnello Gabriele Sodano nato dalla penna di Andrea Monticone e che abbiamo già avuto modo di conoscere. In questo breve racconto per la sempre affascinante collana Fiaschette di Buendia Books, dal titolo evocativo La mano del morto, il nostro carabiniere dovrà vedersela con un omicidio che gli capita tra i piedi… nel senso che un uomo sanguinante gli si butta letteralmente davanti alla macchina e perde la vita.


In reatà Sodano fa in tempo a evitarlo, scassa la macchina e corre in aiuto del malcapitato, che però è ferito mortalmente e fa in tempo solo a consegnargli un’ultima frase, una sequenza di carte che i giocatori incalliti conoscono bene.

Da qui parte l’indagine del nostro, che dovrà scavare nella parte più torbida della periferia nord di Torino, tra bische clandestine e organizzazioni criminali senza scrupoli. Al suo fianco però ci sarà la “squadra Natuzzi”, che di scrupoli ne ha ancora meno.

Ne viene fuori un racconto davvero nerissimo, senza sconti, senza vincitori. Un sottobosco cittadino che ci riporta ai grandi classici del noir, dove tutto è cupo e anche i buoni hanno parecchie cosine da farsi perdonare. In questo panorama di buio assoluto Sodano cerca di sopravvivere al meglio, ma vuole arrivare ad una soluzione certa e se per farlo deve usare le regole degli inferi non esiterà a farlo.

In tutto questo sento il dovere di segnalarvi la scena all’interno della bisca clandestina, che riportata al cinema da mano esperta non fatico ad immaginare come uno spettacolo davvero notevole.

La mia intervista con Andrea Monticone.

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