Occhi lucidi, di Claudio Secci

Gisèle è tornata, sono passati tre anni (ora ne ha 17) e sembra sopravvissuta fisicamente e psicologicamente agli eventi narrati in A piedi nudi. Questo il punto di partenza di Occhi lucidi, il nuovo lavoro di Claudio Secci per Edizioni Leucotea.


La nostra diciassettenne è cresciuta, ha imparato un po’ ad amare (ma solo la sua Maman Josephine) ma non a relazionarsi col mondo. Vive sempre in comunità, ma non più come ospite bensì come figlia adottiva di Josephine.
Pare però che la sua vita non sia destinata alla serenità. Qualcuno la segue, le invia messaggi minacciosi, le telefona continuamente costringendola a cambiare numero. Il suo modo di agire, quell’idea di difendersi da sola senza fidarsi di nessuno porta la situazione ad evolversi in maniera tragica portando Gisèle e chi le sta intorno ad affrontare pericoli enormi.

Il romanzo di Secci è un thriller vero, pieno di azione e perfino sopra le righe da questo punto di vista. La parte più interessante rimane però l’attenzione incentrata sul personaggio. La giovane Gisèle è un personaggio in evoluzione che tuttavia non rinuncia alle sue caratteristche precipue. Rispetto alla ragazzina chiusa e ribelle che abbiamo conosciuto nel primo libro ora ritroviamo una giovane donna molto più consapevole, con un fisco pronto ad esplodere, che attira su di sè le attenzioni dei ragazzi, ai quali però non da alcuna soddisfazione. Ha un rapporto particolare col suo corpo e col mondo che la circonda in generale. Ha affrontato traumi che avrebbero distrutto ragazze meno forti ed è già un risultato ottimo essere riuscita a sopravvivere.

Gisèle cresce, mantiene le sue caratteristiche e il suo modo di vivere senza dar conto a nessuno e si trova nuovamente coinvolta in qualcosa di più grande di lei, in una storia che sembra non risolversi mai e che dovrà nuovamente affrontare in prima persona rifiutando l’aiuto di chi le sta intorno e in fondo le vuole bene. Si può vivere in un mondo isolato? Questa volta la nostra eroina potrebbe aver imparato qualcosa di nuovo. Splendida l’immagine di copertina di Andrea Gatti.

La mia intervista con Claudio Secci su Quotidiano Piemontese.

Qui di seguito invece l’intervista con Ilaria Cavicchia, redattrice di Leucotea

 

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