Per un amante di Torino come il sottoscritto leggere un libro che parla della città è un’avventura che comincia sempre con timore. Ho sempre paura di trovare solo cose che conosco, cose scontate o (peggio) di trovare errori che a volte capita siano anche clamorosi.
Con Conoscere la mia città – Torino (Alla scoperta della prima capitale del Regno Italico) di Wilma Coero Borga il timore si è dissolto dopo una manciata di pagine. Non si tratta in effetti di una guida turistica alla città, ma di una passeggiata tra le sue vie accompagnati dall’autrice, che qui è nata, ha vissuto, per poi andare a vivere altrove (nel pavese).
Il libro è una sorta di restituzione che l’autrice ha voluto fare alla sua città, un qualcosa che si è accorta le mancava nel suo percorso, quasi la chiusura del cerchio.
Tra foto attuali e scatti storici, cartine tratte da volumi altrettanto (anzi di più) storici, ci muoviamo tra le strade di Torino senza fretta e senza una meta precisa. Scopriamo vie, curiosità, angoli nascosti, pezzi di storia.
Non c’è una divisione per temi o per zone, è davvero una camminata per la città. Saltando da una via all’altra, da un caffè storico ad un sotterraneo, ecco però che viene fuori la storia di Torino, i suoi personaggi, i suoi miti. Dalla fondazione al post olimpico, dai Savoia agli Agnelli.
Se siete esperti della città della Mole può darsi che non scoprirete nulla di nuovo, eppure il viaggio sarà ugualmente godibile ed entusiasmante, potrete facilmente leggere la passione di chi scrive, l’amore per i luoghi, per gli spazi, per i personaggi e per le curiosità. Abbiamo la Torino che lavora, quella che studia, quella che regala arte al mondo, quella magica, quella del cinema e mille altre…
Se invece Torino non l’avete mai girata, allora questa è un’ottima occasione per lasciarvi incuriosire. Vi verrà voglia di approfondire, di leggere altro e naturalmente di andare per le strade a ritrovare quegli angoli e a godere gusti e profumi.
Per saperne qualcosa di più trovate qui la mia intervista con Wilma Coero Borga su Quotidiano Piemontese, mentre qui di seguito la mia chiacchierata con lei al Salone del Libro di Torino.
