Due volte Gala, di Paola Caretti

Si chiama Due volte Gala il nuovo romanzo di Paola Caretti, Neos Edizioni. Ed è un coinvolgente racconto ambientato tra il 1839 e i giorni nostri che ha però l’evidente obiettivo di trattare un tema quanto mai attuale: la condizione della donna e la violenza di genere.

Galatea (ma tutti la chiamano Gala) arriva in ospedale in condizioni disperate: è volata da un balcone. In ospedale la conoscono, perchè più volte si è presentata con segni di violenza sul corpo, violenze che lei ha quasi sempre negato. I medici non hanno dubbi che a spingerla da quel balcone sia stato il suo compagno ma non ci sono prove e Gala non può parlare perchè è in coma.

Il profondo sonno di Galatea la porta però nel 1838 a Parigi. Si ritrova moglie di un benestante signorotto e non ha idea di quale delle sue due vite sia il sogno e quale la realtà. Nella sua nuova vita si trova ad affrontare una condizione della donna forse peggiore di quella a cui è abituata nel secolo attuale. Gala non ha però intenzione di farsi sopraffare di nuovo e dalla sua posizione privilegiata cercherà in qualche modo di scuotere le coscienze e risvegliare le donne del popolo con cui si trova ad avere a che fare, povere donne sottomesse al volere degli uomini, che non possono studiare, suonare il violino, avere un parere.

Paola Caretti crea un romanzo affascinante trovando un modo molto coinvolgente per toccare un tema attuale. Ci infila dentro una bella avventura, alcuni misteri da risolvere, diverse sorprese, tutto guidato dalla vita di una donna del XXI secolo che si trova catapultata 200 anni prima. Gala incontra donne del popolo, sue servitrici, incontra uomini potenti, preti lascivi e infine una donna colta, una scrittrice inglese che la aiuterà nel percorso di emancipazione (e che ci regalerà una sorpresa clamorosa).

Tra le righe sono tanti i temi che ci troviamo ad incontrare, ma il romanzo può tranquillamente essere letto anche come una grande avventura tra misteri, credenze popolari ed una religione che si fonde ampiamente con riti pagani nelle Alpi al confine tra Piemonte e Lombardia.

Trovate qui la mia intervista su Quotidiano Piemontese con Paola Caretti.

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