Dei vs Dee, di Loredana Garnero

Loredana Garnero è un’insegnante in pensione da sempre appassionata di preistoria. Non ve lo avessi scritto in questa prima riga ve ne sareste accorti alla seconda riga di Dei vs Dee, il nuovo libro Buendia Books, che affonda le proprie radici proprio nella nostra storia più lontana.


Cinque racconti che ci portano lontano nel tempo, ma lontano davvero. Cinque storie ambientate tra il 5200 a.c. e il 1500 a.c. che ci mostrano un mondo di cui, bisogna ammetterlo, pochi di noi sono a conoscenza. E’ infatti inusuale un’ambientazione così datata, ma utile a scoprire il fascino delle popolazioni che per prime hanno abitato il pianeta.

In realtà quel “per prime” ha senso nella nostra visione di lettori disattenti, ma perde significato nell’analisi dello storico e dell’autrice. Infatti i protagonisti dei racconti in questione sono parte di popoli che hanno invaso l’Europa a partire dal quarto millennio avanti cristo, scontrandosi spesso con le popolazioni autoctone e dando vita a quella lotta di dei contro dee che dà il titolo alla raccolta.

E’ facile lasciarsi avvolgere dai protagonisti dei racconti. L’autrice ci accompagna in cinque piccole storie, cinque piccoli momenti di vita quotidiana, che però scopriamo avere un significato ben più profondo e raccontare in realtà alcuni passaggi fondamentali della (prei)storia dell’uomo.

Abbiamo una giovane ragazza che per la prima volta partecipa ad una cerimonia importante ed ha il permesso di dipingere e realizzare i disegni su alcuni vasi. Un passaggio importante nella sua vita.

Abbiamo una futura sacerdotessa che contiene il suo ardore da adolescente per attendere la cerimonia che la consacrerà, alla quale deve necessariamente arrivare vergine.

Abbiamo un giovane in fuga solitaria, che sogna di diventare cacciatore ma è destinato a ben altro e regalerà alla sua tribù qualcosa di davvero prezioso.

Abbiamo un altro giovane, la cui famiglia lavora il rame, che sarà il primo a capire che quel metallo può essere usato non soltanto per strumenti legati all’agricoltura.

Abbiamo infine una storia di guerrieri, di simboli, di fratelli, di amore e dignità.

Cinque momenti. Cinque giovani protagonisti. Cinque storie piccole ma che rappresentano un significato grande. E’ dolce lasciarsi guidare dall’autrice così lonatno nel tempo e provare a capire spazi e luoghi (ma soprattutto pensieri) così lontani dai nostri.

Il tutto è corredato da immagini di pitture rupestri, per lo più provenienti dalla Liguria, che sono la fonte di ispirazione per Loredana Garnero. Sono la base da cui prendono spunto le storie. Non sensazioni, ma ricerca storica. Non ipotesi ma possibili significati molto precisi. Insomma quei dipinti, quelle incisioni, potrebbero raccontare storie molto simili a quelle che potete leggere nel libro.

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