Come vivono i gay della comunità londinese? Cosa fanno nell’intimità della loro casa?
Questa è la domanda che Travis Mathews prova a farsi conIn Their Room: London e non c’è dubbio che riesca a darsi una risposta, seppur parziale.
In their room è un documentario tecnicamente perfetto e decisamente affascinante.
Entriamo nelle stanze dei ragazzi (non solo ragazzi a dir la verità) e scopriamo i loro segreti, se per segreti intendiamo i loro sentimenti, i loro modi di essere e comportarsi, le loro paure anche (e non solo quelle grandi).
Mathews è abilissimo a spogliarli, e non solo in senso figurato.
Li vediamo parlare nudi, mentre si fanno il bagno, la doccia, mentre si vestono, si truccano, mentre si masturbano.
La loro intimità è messa a nudo sotto ogni punto di vista e ci troviamo di fronte a personaggio complessi, molto diversi tra loro, apparentemente sinceri, inevitabilmente con sogni e speranze, problemi che sono di tutti (e problemi che invece sono specifici della categoria).
Almeno due dei personaggi che incontriamo, l’anziano che ancora ama vestirsi da donna ed il giovane che cerca l’amore vero, sono sinceramente indimenticabili.
La tecnica di Mathews, poi, è sopraffina.