Todo mundo tiene a alguien menos yo è il racconto di un amore, un amore come tanti, un amore che nasce, esplode e poi si spegne. Raúl Fuentes riesce però a raccontarlo stile e grandissima eleganza, soprattutto visiva ma anche narrativa.
Lei e l’altra si amano, lei è giovanissima e biondissima. L’altra perde la testa e non può più fare ameno di lei. Lei ad un certo punto si coccia e vorrebbe concludere la storia d’amore ma l’altra non accetta più un no e diventa insistente, molto insistente.
Due righe per raccontarvi il soggetto, ma quello che conta è lo stile visivo.
Si comincia con una curiosa inquadratura in una macchina che viaggia, ma quello che vediamo è il sedile del passeggero, vuoto.
Poi Fuentes continua come ha iniziato, con un’attenzione maniacale alle inquadrature, alla scelta di come e dove posizionare la macchina da presa, gli attori sulla scena, come farli muovere e come farli star fermi.
Gli oggetti, i movimenti della macchina, tutto è preciso e mai casuale.
Il risultato è un’eleganza notevole, una serie di quadri che si susseguono, che si alternano, che quasi si sovrappongono.
Il tutto forzato da un bel bianco e nero, pulito e lineare, esaltato dalle tante sequenze in notturna.
Il totale è di grande delicatezza, quasi poesia.
Un film molto estetico.